La Campi Flegrei DOC è stata riconosciuta con decreto ministeriale del 3 ottobre 1994 e fanno parte del Consorzio: l’Isola di Procida e i comuni, Comune di Pozzuoli, Comune di Bacoli, Comune di Monte di Procida, Comune di Quarto e parte dei comuni di Marano e Napoli.
Segue elenco dei promotori dell’iniziativa, al fine di avvalorare a la qualità dei vini e rafforzare l’immagine dei territori appartenenti alla Doc dei Flegrei.
La più grande kermesse dell’universo vino in Italia e nel mondo, punto di riferimento delle migliori etichette e cantine italiane col suo riverbero nazionale ed estero, vedrà ancora una volta il Consorzio, presieduto da Michele Farro: “Vogliamo rafforzare l’immagine dei vini dei Campi Flegrei e dell’isola di Ischia insieme a quella del loro territorio di appartenenza”, spiega Farro.
Recentemente il Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana (CERVIM) ha fissato delle caratteristiche più precise per definire un vigneto eroico. Un vigneto eroico, per essere considerato tale, deve soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:
I vini Campi Flegrei Doc, prodotti su terreno vulcanico ricco di ceneri, lapilli, pomici, tufi e microelementi, determinano nelle uve e nei suoi vini aromi e sapori assolutamente prelibati.
Una delle caratteristiche che rende unica la Doc dei Campi Flegrei è la pianta di vite da cui deriva, detta a piede franco.
Questa è una pratica agricola che affonda le radici nelle tradizioni più antiche, ma che ha acquisito un nuovo significato nel contesto moderno grazie alla sua resilienza, al suo legame con il territorio e alla sua capacità di produrre vini di qualità unica. Si parla di viticoltura eroica quando le vigne sono coltivate in condizioni particolarmente difficili, che richiedono uno sforzo straordinario da parte dei viticoltori. Questi luoghi, spesso poco accessibili, sono caratterizzati da pendii ripidi, terreni scoscesi, esposizioni solari difficili da gestire, e suoli che pongono sfide significative in termini di agricoltura.